Bambini con problemi di udito: l’importanza dello screening neonatale

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Bambini con problemi di udito: l’importanza dello screening neonatale

bambini con problemi di udito

bambini con problemi di udito

L’ipoacusia infantile è un fenomeno che riguarda moltissimi bambini: si parla, in base agli ultimi dati, di circa 32 milioni i bambini con problemi di udito in tutto il mondo.

I bambini sono in grado di sentire già quando sono nella pancia della mamma. L’udito infatti si sviluppa intorno al sesto mese di gravidanza, permettendo al piccolo di percepire le voci dei genitori.

Quando il bimbo nasce, il suo apparato uditivo e la sua capacità di percepire i suoni sono pressoché completi, quindi un esame uditivo può mettere in luce eventuali problemi già pochi giorni dopo il parto. Si parla infatti di screening audiologico neonatale, un esame non invasivo a cui vengono sottoposti tutti i nuovi nati (dal 2017 in Italia è obbligatorio e gratuito) e che evidenzia malattie congenite che possono inficiare la capacità uditiva del neonato.

Ma perché è così importante scoprire subito se il bambino ha difficoltà uditive? Perché la capacità uditiva è fondamentale per lo sviluppo del linguaggio e dell’attività cognitiva e, anche, per lo sviluppo di legami affettivi. Se non si interviene subito, il bambino potrebbe avere problemi a parlare, a relazionarsi con gli altri e ad affrontare la scuola.

In alcuni casi però i problemi uditivi nei bambini potrebbero sopraggiungere tardivamente. Ecco perché è importante che i genitori prestino attenzione ad alcuni segnali, che sono dei veri e propri campanelli d’allarme. In particolar modo, quando il bambino non reagisce agli stimoli sonori. Certo, potrebbe essere distratto o troppo preso da quello che sta facendo, ma se la cosa si ripete spesso è opportuno effettuare un controllo uditivo.

Infine, c’è da considerare l’ipoacusia causata dalle malattie. Morbillo, pertosse e meningite, alcune tra le malattie infantili più comuni, se sviluppate in forma grave e non trattate adeguatamente, possono portare alla perdita uditiva.

Cosa fare per aiutare i bambini con problemi di udito

Per fare in modo che i bambini con problemi di udito vivano una vita serena come tutti i loro coetanei si devono attuare protocolli riabilitativi che comprendono l’uso di impianti cocleari o di apparecchi acustici. I primi sono dispositivi che vengono impiantati chirurgicamente e stimolano artificialmente il nervo acustico. Gli apparecchi acustici invece amplificano i suoni in base alle esigenze uditive del bambino.

Oltre a offrire un supporto, è importante spiegare ai bambini l’importanza degli apparecchi acustici, dispositivi con cui dovranno convivere per tutta la vita. È importante che capiscano fin da subito che non rappresentano uno svantaggio, ma uno strumento che permette loro di chiacchierare, divertirsi e giocare con gli altri.

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